"L'Italia sarà interessata, da qui al 2026, da un forte investimento infrastrutturale per la mobilità sostenibile grazie ai 31,5 miliardi destinati dal Pnrr. Anche la Basilicata sarà coinvolta nel rinnovamento infrastrutturale, che servirà a far uscire la Regione dall’isolamento atavico in cui versa e a collegarsi all'Alta velocità tirrenica". Così Luigi Ditella, segretario generale Filt Cgil Basilicata. 

"A tal proposito - rileva il sindacato -, sono già esecutivi i primi lotti della 'Salerno-Reggio Calabria', che interesseranno il territorio lucano con il collegamento della Battipaglia-Potenza attraverso una bretella da Tito scalo al Vallo di Diano, per poi proseguire in direzione Napoli o Reggio Calabria con una possibile fermata nella zona di Lagonegro. Basilare è anche la realizzazione della 'Ferrandina-Matera', che da una parte si collegherà all'Av tirrenica e dall’altra alla Val Basento, come retroporto di Taranto in un'ora circa. Altra importante opera in fase di esecuzione è l'elettrificazione della 'Potenza-Melfi-Foggia', con riduzione dei tempi di percorrenza e cadenzamento ferroviario, come già avviene nel resto d'Italia. Inoltre, la possibile realizzazione della bretella da Melfi alla 'Napoli-Bari' potrebbe connettere l’area industriale di San Nicola  di Melfi in poco tempo alla rete Alta capacità".

""A questo punto - prosegue la Filt regionale -, resterebbe il solo potenziamento delle linee Fal per collegare Matera a Bari, visto il raddoppio della 'Gravina-Bari' già in realizzazione, con sensibile riduzione dei tempi di percorrenza, e la 'Potenza-Bari'. A tal proposito, da tempo la Filt ha chiesto all'assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Donatella Merra, affinché si apra un tavolo programmatico senza ottenere risposta. Allo stato attuale, risulta in esercizio la tratta 'Potenza-Avigliano' e, attraverso bus sostitutivi, la 'Avigliano Scalo-San Nicola di Pietragalla', in via di riattivazione dopo le dovute autorizzazioni del gestore della rete. I collegamenti 'San Nicola di Pietragalla–Genzano di Lucania', invece, sono in esercizio, mentre quelli 'Genzano-Gravina' sono serviti da bus sostitutivi. Rispetto a quest’ultima tratta, dieci chilometri circa da Genzano a Taccone sono in attesa di ammodernamento".

"Sono tutti investimenti che la Regione deve assolutamente intraprendere per non lasciare scollegati i due capoluoghi di Regione, in considerazione del fatto che oggi, via ferro, si può raggiungere anche l'aeroporto di Bari. Chiediamo, quindi, un ultimo sforzo per collegare l'intera Basilicata con la ferrovia e farci trovare pronti all'appuntamento del 2026 con il Piano della mobilità sostenibile, come previsto dal Pnrr.", conclude il dirigente sindacale.