"Già prima dell'estate, sempre e solo a mezzo stampa, si rincorrevano voci, mai smentite da Leonardo, di una probabile cessione dei sistemi di difesa ad un'altra azienda (Fincantieri) senza che l'operazione prendesse forma concretamente. Si tratterebbe di un'operazione che coinvolge due società come Leonardo e Fincantieri, entrambe controllate dal Mef attraverso Cassa depositi e prestiti. Nelle ultime settimane, sempre più insistentemente, parrebbe vi siano interessamenti concreti e in fase avanzata di offerte d'acquisto da parte di soggetti industriali esteri, senza che né il Governo e né Leonardo chiariscano i perimetri dell'operazione, e le ricadute industriali e occupazionali per il nostro Paese". Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil e Claudio Gonzato, coordinatore nazionale gruppo Leonardo per la Fiom.

"In una fase di ripensamento del ruolo della difesa a livello europeo, e alla luce della futura costituzione dell'esercito europeo, le ricadute industriali e occupazionali nella filiera per le grandi e piccole imprese, dipenderanno dalla capacità e dal protagonismo tecnologico e industriale che le aziende a controllo pubblico saranno in grado di avere. Assistere senza un confronto tra le parti sociali, a possibili scelte strategiche per il futuro dell'industria della difesa nel nostro Paese, appare ancora una volta una scelta del Governo non smentita da Leonardo. Per queste ragioni nelle prossime ore si terranno assemblee nei siti produttivi interessati, al termine delle quale non si escludono iniziative di mobilitazione di fronte al silenzio istituzionale e delle imprese", concludono i due dirigenti sindacali.