“Le dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti lasciano senza parole. Definire la pubblica amministrazione ‘una palla al piede’ è la solita litania che ricorda quella dei fannulloni e che purtroppo ancora non è ancora passata di moda, ma ha già prodotto troppi danni”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti.

Per la sindacalista, “se si volesse parlare seriamente di indice di produttività, bisognerebbe aprire un dibattito ben più ampio sulla preoccupante stagnazione della produttività che coinvolge tutto il Paese. Dopo anni di riduzione del perimetro pubblico, di svalorizzazione dei suoi lavoratori e delle sue lavoratrici, la pandemia ha reso evidente che le risposte per tutti, universali e a garanzia dei diritti di cittadinanza, vengono da un settore pubblico forte”.

“Per rendere la Pa più efficiente e capace di guidare la ripresa serve innovarla e non insultarla. Occorre innanzitutto - sottolinea l'esponente Cgili - un piano straordinario di assunzioni e un piano per la formazione e il riconoscimento delle competenze dei suoi lavoratori. È necessario rinnovare i contratti collettivi nazionali, strumenti di valorizzazione economica e di trasformazioni organizzative”.

“Cittadini e lavoratori della pubblica amministrazione si aspettano che si parli di rilancio, innovazione e investimenti in istruzione, sanità, welfare. Perché da questo dipende la qualità della vita di un Paese. E, senza offesa, da un ministro della Repubblica ci si aspetterebbe un livello diverso di argomentazioni proposto ai dibattiti”, conclude la dirigente sindacale.