Una lunga battaglia di giustizia per assicurare il diritto alla salute per tutti sta vedendo i suoi primi risultati concreti nella Piana di Gioia Tauro. In un territorio difficile, con una presenza massiccia di braccianti stranieri, la Cgil, insieme ad altre organizzazioni, sta lavorando da mesi per permettere ai migranti, anche senza permesso di soggiorno o in via di regolarizzazione, di vaccinarsi contro il Covid. 

Dopo il tavolo tecnico al commissariato, il sindacato con Caritas ed Emergency ha svolto settimane di intensa attività di informazione e mediazione culturale tra gli ospiti della tendopoli di San Ferdinando. Fin dall’avvio della campagna vaccinale, Cgil, Flai e associazioni del territorio avevano infatti sottolineato la necessità di garantire la vaccinazione in via prioritaria di tutti i soggetti vulnerabili, senza alcuna distinzione. Durante il tavolo del 17 giugno scorso presso la Prefettura di Reggio Calabria, in presenza di Asp e Regione, s'era finalmente aperto un dialogo con le istituzioni per richiedere di ampliare l’accesso alla piattaforma regionale online . Dopo diverse segnalazioni, il 25 giugno sono state apportate alcune delle modifiche suggerite.

Il 6  luglio, poi, alla Tendopoli è partita la campagna di identificazione per verificare la disponibilità a farsi vaccinare dei braccianti. E i risultati sono stati confortanti.  Al termine dei lavori, sono stati censiti all’interno della tendopoli 208 ospiti, e 112 di loro hanno espresso la loro disponibilità a vaccinarsi. Il censimento ha riscosso un certoo successo tra gli ospiti, anche perché ha permesso di far emergere diversi problemi nella getsione dei permessi di soggiorno.  

Qualche giorno dopo, il 13 luglio, c'è stato un Consiglio territoriale per l'immigrazione a Reggio Calabria, richiesto a gran voce dalla Cgil e dalla Flai in occasione della manifestazione davanti alla Prefettura di fine giugno. In quell'occasione, oltre a discutere della fondamentale questione dell'accesso ai vaccini, si sono affrontati anche gli altri nodi relativi ai ritardi nella consegna dei permessi, alle procedure di regolarizzazione e alla lotta al caporalato.

 “Stiamo facendo dei passi in avanti – conferma la segretaria della Camera del lavoro della Piana di Gioia Tauro Celeste Logiacco -. La piattaforma regionale online per la prenotazione dei vaccini conterrà a breve i nuovi codici di accesso che permetteranno ai migranti in possesso del solo codice fiscale alfanumerico e del codice Eni (Europeo non iscritto, lo strumento con cui le regioni possono garantire il diritto all'assistenza sanitaria per cittadini dell'Ue indigenti irregolarmente presenti sul territorio ndr) di essere immunizzati. Abbiamo chiesto di non escludere nessuno, per un accesso inclusivo su base volontaria. Con l'aumento dei casi della variante Delta e le condizioni in cui si trovano a vivere questi lavoratori negli insediamenti del territorio, questo passaggio diventa decisivo”. 

Ora verrà stabilita una giornata per procedere alla vaccinazione degli ospiti della Tendopoli di San Ferdinando: “Si parte da lì, ma poi si passerà a vaccinare anche chi vive negli altri insediamenti e tutti  tutti i migranti presenti nella Piana. In queste settimane oltre alle attività degli sportelli negli insediamenti, molti migranti sono venuti in sede a chiederci come fare per accedere ai vaccini. Adesso possiamo finalmente rispondere loro  che chi vuole può vaccinarsi, indipendentemente dallo status giuridico”.