“Riteniamo un approccio corretto quello dato oggi, 27 aprile, in audizione parlamentare dall’amministratore delegato di Ita, Fabio Lazzerini, rispetto al mantenimento dell’unicità del perimetro aziendale della compagnia di bandiera, con all’interno le attività di volo, manutenzione e handling”. A sostenerlo, le segreterie nazionali del trasporto aereo di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo, secondo le quali è “positivo anche l’impegno annunciato sull’avvio di un progetto per le attività cargo come da noi più volte richiesto. Ora però è necessario che gli impegni si trasformino in fatti: il governo rompa immediatamente e finalmente gli indugi e permetta l’avvio del progetto industriale approvato con il decreto Rilancio ormai un anno fa. La compagnia di bandiera, come da noi sempre sostenuto, e come confermato dal presidente Caio e dall’ad Lazzerini, non dovrà essere "un’azienda mini".

“Il governo adesso – proseguono le sigle di categoria – metta immediatamente in campo un tavolo di confronto con il sindacato, in cui dovranno essere sciolti i nodi rispetto al corretto dimensionamento della flotta che dovrà avere grandezza e investimenti idonei a competere sul mercato, al mantenimento dei livelli occupazionali e a un sistema di regole equo, che permetta alla compagnia di bandiera di decollare con le stesse opportunità delle altre aviolinee europee, superando le asimmetrie imposte dalla Ue e anche quelle che affliggono da anni il mercato italiano”.

“Riteniamo inaccettabile e irrispettoso nei confronti dei lavoratori – affermano infine le organizzazioni sindacali – l’ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi da parte dell’amministrazione straordinaria, nonostante il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, avesse garantito l’erogazione degli stessi con tempistica regolare. Il Mise mantenga gli impegni e i commissari eroghino immediatamente le retribuzioni ai lavoratori”.