Dietro il Festival letterario di Todi c’è l'ombra di Casapound. È infatti la casa editrice Altaforte, contigua al gruppo neofascista, che, anche se “sotto copertura”, sembra rispondere dell’organizzazione dell’evento che si svolgerà nella città umbra dal 17 al 20 giugno sotto il titolo “Todi città del libro".
Il nome di Altaforte - tutti ricorderanno la sua esclusione dal Salone del libro di Torino - non compare ufficialmente nel portale internet del festival, ma il numero di telefono inserito nei "contatti" è proprio quello della casa editrice sovranista, con sede a Cernusco sul Naviglio. Non a caso, almeno la metà dei relatori annunciati nel sito del festival hanno pubblicato uno o più libri con Altaforte, oppure articoli sulla rivista Primato Nazionale, altro organo di riferimento di Casapound. Tra gli altri ci sono Paolo Bargiggia (giornalista sportivo che rivendica con orgoglio su Twitter il suo essere fascista), Alessandro Meluzzi (tra le altre cose recentemente autore dell'agghiacciante tweet su Auschwitz: “Andrà tutto bene"), Marco Gervasoni (accademico che propone l'affondamento delle navi dei migranti) e Costanza Miriano (autrice del libro “Sposati e sii sottomessa”).
Ma il fatto più grave, che ha scatenato una reazione di indignazione forte sia nell’opposizione tuderte che nella società civile umbra e nell’associazionismo, è che il festival è patrocinato da Comune e Consiglio Regionale.
"Ancora una volta - si legge in un comunicato congiunto, firmato da Anpi, Udi, Cgil, Spi, Rete degli Studenti, Udu, Ru2020, Libera, Libertà e Giustizia e altre realtà locali - la destra sovranista e fascista trova in Umbria terreno fertile per sfoggiare e propagandare la sua ideologia retrograda e anticostituzionale, con tanto di patrocinio delle istituzioni. Come donne e come eredi di coloro che hanno lottato per la liberazione dal nazifascismo e hanno aperto e percorso la strada delle lotte per i diritti e l’autodeterminazione, ci opponiamo a tutto questo e chiediamo a gran voce che venga ritirato il patrocinio a un festival che fa capo a chi si dichiara pubblicamente fascista del terzo millennio e pertanto va contro ogni principio della nostra Costituzione”.