Da alcuni giorni e a macchia di leopardo, sono iniziate le vaccinazioni all'interno delle carceri in Veneto, ma che non ha portato alla totale vaccinazione del personale di polizia penitenziaria e di altri operatori. Infatti, anche qui le somministrazioni vanno a rilento ed in alcuni istituti hanno subito dei stop temporanei, questo in base all'organizzazione dell'Ulss di appartenenza. Ritardi che stanno mettendo a dura prova il personale, che si vede rinviare il vaccino. Oltre al ritardo si aggiunge la confusione su chi deve fare il vaccino e chi al momento non lo può fare poiché era risultato positivo al Covid e da diverso tempo si è negativizzato. Per quest'ultime persone, non vi è una data precisa in cui possono eseguire la vaccinazione, in alcuni istituti si parla di eseguire il vaccino da giugno".. Così in una nota la Fp Cgil Veneto.

"In attesa di un'accelerazione delle vaccinazioni all'interno del carcere, spuntano sempre nuovi focolai di positività al Covid, sia tra detenuti che tra il personale di polizia, infatti oggi si deve registrare che il numero dei positivi è in rialzo alla Casa di reclusione di Padova il numero dei detenuti positivi è di 34, mentre tra il personale di polizia penitenziaria di positivi sale a 13. Situazione non diversa è quella della vicina Casa circondariale, dove i positivi sono 14 detenuti e 7 poliziotti. La situazione non è migliore negli altri Istituti del Veneto, dove si verificano casi di positività sia tra il personale che tra i detenuti", prosegue la sigla regionale di categoria.

"Riteniamo fondamentale per la tutela di chi lavora in carcere e di chi in carcere sconta la pena, che i tempi di vaccinazione siano celeri e senza ritardi di alcun genere, poiché non ci si può permettere che con i ritardi nelle somministrazioni possano sorgere fatti che mettano a rischio, oltre alla sicurezza degli istituti, in particolar modo la sicurezza operatori e detenuti. Pertanto, si chiede che le vaccinazioni all'interno delle carceri venete avvengano con rapidità e senza ritardi alcuni, rivolte a tutto il personale che lavora all'interno delle stesse", conclude il sindacato.