È durato due giorni il tour della segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David, in Veneto, dove ha partecipato a diverse assemblee indette per l’illustrazione dell’ipotesi di accordo del contratto nazionale metalmeccanici in alcune importanti aziende delle province di Vicenza e Padova. Martedì 23 ha preso parte a due assemblee alla Salvagnini di Sarego, in provincia di Vicenza, organizzata in doppia modalità, sia dal vivo per i dipendenti in presenza (con distanziamento e mascherine, nel piazzale interno dell’azienda) che in streaming per i trasfertisti e gli impiegati in smart working. La segretaria ha potuto illustrare l’ipotesi di contratto nazionale e rispondere agli interrogativi degli oltre 350 partecipanti sui temi principali dell’ipotesi di contratto che dovrà essere votato dai dipendenti del settore metalmeccanico entro il 14 aprile 2021.

Durante la giornata si è anche tenuto un incontro online con 8 classi quinte dell’Istituto Tecnico Rossi della città berica organizzato da Marina Bergamin del dipartimento del mercato del lavoro della Cgil di Vicenza. La videoconferenza ha coinvolto circa 200 tra studenti e docenti che hanno potuto seguire l’intervento di Francesca Re David sulla contrattazione acquisitiva, la contrattazione difensiva, il ruolo delle Rsu e la democrazia in fabbrica.

Mercoledì 24 la segretaria ha invece attraversato la provincia di Padova, tenendo due assemblee in Alta padovana e due nella Saccisica che hanno coinvolto oltre 800 lavoratori e lavoratrici del padovano sia in presenza, secondo le norme dei protocolli aziendali relativi all'emergenza Covid, che online.

La mattina si sono tenute due assemblee a partire dalle 7.30 con i lavoratori e le lavoratrici della Carraro Spa e Carraro Drivetech di Campodarsego che, oltre alla discussione e votazione sull’ipotesi di accordo per il contratto nazionale, sono interessati in questo periodo da uno sciopero degli straordinari e della flessibilità a seguito della scelta unilaterale da parte dell’azienda di disdire l'accordo sul sistema di inquadramento in essere dal 1999. L’annullamento degli accordi integrativi coinvolge tutti gli oltre 800 dipendenti del gruppo e preoccupa non poco il fatto che tale decisione sia avvenuta dopo la firma del 5 febbraio da parte dei sindacati e delle associazioni datoriali, anche perché Enrico Carraro, presidente del Gruppo Carraro, è anche il presidente di Confindustria Veneto. Le assemblee sono state entrambe molto partecipate e hanno contato diversi interventi e domande da parte dei presenti che al termine delle assemblee hanno potuto inserire nelle urne le loro schede relative al voto favorevole o contrario al nuovo contratto nazionale.

Nel primissimo pomeriggio la Re David, sempre accompagnata dai funzionari della Fiom provinciale, ha raggiunto la Carel Industries di Brugine, azienda a larga componente femminile, dove nel corso di due assemblee all’aperto, trasmesse anche in streaming per le impiegate e gli impiegati in smart working, si sono raggiunti oltre 300 dipendenti interessati a vedere illustrati i vari punti innovativi del nuovo contratto.

“In queste settimane stiamo facendo la campagna di assemblee che sempre segue la firma dell’ipotesi di accordo del contratto dei metalmeccanici, che riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori, dai siderurgici agli informatici, agli addetti alla manifattura e degli appalti. Stiamo illustrando l'ipotesi di accordo con assemblee in presenza nei piazzali delle aziende, rispettando le norme di sicurezza, e in collegamento da remoto con chi lavora in smart working. Le assemblee precedono il voto che dovrà tenersi entro la metà aprile e che sancisce la validità del contratto nazionale. Nelle aziende di queste province, tra l'altro, si sta lavorando molto e c’è anche tanto lavoro straordinario, visto che sono realtà che producono moltissimo per l'estero, quindi la presenza di operai e operaie in presenza è molto alta. Per noi è molto importante portare avanti la relazione di confronto con le lavoratrici e i lavoratori che, anche in questa fase della pandemia, resta determinante. Posso dire, inoltre, che il contratto sta avendo un buon accoglimento fra lavoratrici e lavoratori sia sulla parte riguardante il salario che sul versante normativo e ci aspettiamo un voto positivo.” Ha dichiarato Francesca Re David al termine delle due giornate di assemblee in Veneto.

Sara Quartarella, ufficio stampa Fiom Cgil Veneto