È stato il sindaco di Sant'Anna di Stazzema, Maurizio Verona, a lanciare la proposta e in breve tempo la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare "Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti" ha già superato ampiamente quota 50mila firme. 

Da questo piccolo paesino arroccato sulle montagne della Versilia che fu scenario di una delle peggiori e più brutali stragi nazifasciste, è partita una mobilitazione collettiva a cui sta facendo eco anche la rete e che vede ogni giorno aggiungersi nuove firme. Aderiscono migliaia di cittadini, come pure esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, come Roberto Benigni, e c'è anche l'appoggio della senatrice a vita Liliana Segre che "pur non ritenendo opportuno, in quanto parlamentare, firmare una proposta di legge popolare" si è impegnata a vigilare affinché quella proposta venga discussa e approvata celermente in Parlamento auspicando anche che vi sia una buona integrazione con le altre iniziative di lotta in corso contro i razzismi.

L'ultima data utile per poter aderire è quella del 31 marzo, A dare un sostegno concreto il sindacato. Ci sono i pensionati dello Spi Cgil, che con le loro attività e un forte attivismo sul territorio, fanno anche della memoria la base per costruire un futuro migliore e un rapporto nuovo con i giovani. E c'è la Funzione Pubblica Cgil che rivendica l'esercizio di una "funzione partigiana". L'invito che arriva da queste sigle sindacali è a recarsi presso il proprio comune di residenza per sottoscrivere la proposta e poi vigilare quotidianamente perché l'antifascismo è parte integrante della tutela della nostra democrazia e della nostra Costituzione.