Sei presidi tematici programmati nelle prossime tre settimane davanti alla sede della Regione Campania, palazzo Santa Lucia, per sollecitare il governo regionale a riprendere l'interlocuzione con il sindacato. Ad annunciare la mobilitazione sono stati i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania. 
"Avevamo chiesto alla Regione - ha ricordato il leader della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci - di arrivare ad un Patto delle priorità. Il punto strategico evidentemente è quello della sanità. Nel pieno di questa epidemia, che vede la nostra regione tra quelle con il numero più alto di contagi in Italia, è necessario che ci sia un confronto con le organizzazioni sindacali sulla riforma del sistema sanitario regionale. Sono sotto gli occhi di tutti i pronto soccorso in piena emergenza, gli ospedali in sofferenza. Bisogna ridisegnare la sanità, alla vigilia di una grande campagna vaccinale che andrà affrontata al meglio per garantire a tutti i cittadini la migliore assistenza. Dobbiamo ragionare con la giunta, inoltre, sui servizi essenziali, a partire dai trasporti e sul tema delle diseguaglianze sociali che esistono fra i vari territori di questa regione".

(Nel video a cura di Mattia Carpinelli, Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania)

 

 

"Non è più accettabile - secondo la segretaria generale della Cisl Campania, Doriana Buonavita - che con la Regione ci siano momenti e stagioni di alternanza sul dialogo. Dopo un anno di pandemia, c'è ancora la necessità di guardare alla sanità con grande attenzione, c'è bisogno di ritornare ad una tracciabilità per i contagiati, c'è la necessità di intervenire sul lavoro, sulla formazione e sulle tante imprese, esercizi commerciali, aziende che sono in difficoltà. Dobbiamo ragionare su come la Regione intende intervenire sulla spesa per il Recovery Fund. Abbiamo pochissimo tempo e questo tempo non lo possiamo spendere nella chiusura di piazze o di luoghi per il passeggio, misure utili ed appropriate, ma accelerare i momenti di condivisione. Il premier Draghi e il ministro Brunetta hanno chiuso uno dei patti più lungimiranti sul lavoro. Un esempio di come, in pochi giorni, si possa raggiungere un risultato che, da soli, non si riuscirebbe a mettere in campo. Il dialogo con Cgil Cisl Uil non è di ostacolo ma di aiuto e di sostegno e va ricercato fino in fondo, anche in Campania".

"La mobilitazione che abbiamo deciso in queste settimane - ha precisato il segretario generale della Uil Campania e Napoli, Giovanni Sgambati - serve per ricercare soluzioni condivise. Non siamo abituati a fare incontri che non raggiungano questo obiettivo. Quando non si trovano soluzioni, è normale che troviamo la forza per rispondere con la lotta, utilizzando sempre il nostro senso di responsabilità e di coesione, come abbiamo fatto in questi lunghi mesi. Al presidente De Luca ricordiamo una cosa molto semplice: è molto meglio sbagliare con i lavoratori che avere ragione contro i lavoratori. Credo che non possiamo permetterci che, mentre a livello nazionale si fanno intese importanti, localmente si continui a disattendere gli impegni".

In Campania il sindacato resta sul piede di guerra e chiede risposte su crisi e lavoro. Le prove generali, se così si può dire, si erano viste già lunedì scorso, in occasione della protesta per chiedere la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. "Sono 531 - aveva detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci - i lavoratori Lsu che gridano vendetta, testimonianza di come la politica e la giunta regionale considerano il lavoro. Per noi il lavoro è non solo occupazione, non solo stabilità, ma un'idea precisa per combattere le diseguaglianze e le grandi crisi". 

"La giunta regionale - ha attaccato il leader Cgil - dimostra di non avere un'idea di futuro, un'idea di progresso, un'idea per dare occupazione a questi lavoratori. Da venticinque anni tutti apprezzano la loro professionalità, sostengono che rappresentano un grande valore aggiunto e che occupano posti strategici. A loro quindi va data una risposta immediata, con l'avvio delle procedure concorsuali. Non si chiedono corsie preferenziali, ma solo il rispetto della legge. La Finanziaria - ha concluso Ricci - ci impone la scadenza del 31 marzo. Non possiamo aspettare le decisioni e il temporeggiare della politica. Va data subito una risposta. Sul lavoro in Campania non si possono fare sconti e non si può essere, come la fa giunta regionale, superficiali". 

 

Ecco il calendario dei presidi tematici:
16 marzo - fondi ordinari ed europei
19 marzo - mercato del lavoro e politiche attive
23 marzo - turismo e commercio
26 marzo - sanità e socio-sanitario
29 marzo - trasporti e logistica
31 marzo - agricoltura - ambiente