L’arancione definirà il colore della regione, i casi sono in aumento, la media nell’ultima settimana è di oltre mille positivi al giorno, con un aumento del 44 per cento rispetto a metà febbraio e una percentuale di positivi sul numero di tamponi più che doppia rispetto alla media italiana, la più alta del Paese. Già tre giorni fa l’assessore regionale alla salute, nonché esperto epidemiologo, Pier Luigi Lopalco affermava: “sono preoccupato, siamo all’inizio di una terza ondata. Si nota più in altre Regioni che da noi, al momento. L’impatto di questa nuova recrudescenza della pandemia dipenderà in buona parte dalla velocità delle vaccinazioni. La provincia di Bari e la provincia di Taranto ci stanno preoccupando tanto”.  

Ma cosa dicono i numeri? Nelle ultime 24 si registrano 1418 positivi in più, il dato di occupazione di posti letto Covid è pari al 35% (la soglia critica è il 40%) e la saturazione delle terapie intensive è pari al 28% e in questo caso la soglia da non superare è quella del 30%. Insomma la situazione è allarmante assai vista la rapidità con cui aumentano i contagi.
Secondo Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil pugliese
: “Al di là delle misure restrittive per le attività commerciali decise in sede nazionale, assieme alla grande confusione che si è determinata nel mondo della scuola e tra le famiglie con le ordinanze della Regione, è evidente vi siano state pecche sul piano della prevenzione sanitaria e dei controlli, ad esempio sul pezzo dei trasporti pubblici: su bus e treni pendolari si viaggia spesso con capienze che non permettono il distanziamento di sicurezza”.

Lo diceva Lopalco, lo sostengono i maggiori esperti del settore, l’unica strada, oltre a distanziamento igiene e mascherine, per arginare la diffusione del coronavirus e gli effetti gravi sulle persone più fragili, è quella della vaccinazione. Ad oggi in Regione sono state consegnate 315.790 dosi e ne sono state inoculate 388.225 pari all’81%, ma agli over 80 ne sono andare 52.742. A questo proposito, Gesmundo, sottolinea: “al di là dei ritardi per l’approvvigionamento delle dosi, abbiamo chiesto alla Regione Puglia di svolgere un forte ruolo di governo della campagna di vaccinazione. Al momento non si sta garantendo il vaccino a domicilio per gli anziani impossibilitati a spostarsi, le prenotazioni per gli over 80 si sono spinte fino ad agosto. La Regione deve essere in grado in tempo reale di verificare rispondenze e criticità, chiamando alle proprie responsabilità tutte le strutture delle Asl”.

La Cgil certo non si tira indietro rispetto alle cose da fare, il segretario regionale conclude il suo ragionamento ipotizzando che: “Sarebbe forse necessaria l’istituzione di osservatori territoriali che monitorino l’andamento delle prenotazioni, delle vaccinazioni, il rispetto dei programmi preventivati del piano. Abbiamo richiesto e ottenuto l’istituzione di una task force regionale per l’emergenza Covid e lì siamo impegnati assieme alla categoria del Pubblico impiego nel proporre interventi e misure che provino ad arginare questa che per tutti è la terza ondata pandemica”.