“Nei cantieri più si lavora e più si muore, questa è la verità, altro che ridurre ulteriormente tutele e controlli, altro che liberalizzazione del Codice Appalti, come per esempio chiedono in queste ore Lega e Forza Italia.” A dirlo è il segretario generale Fillea Cgil Alessandro Genovesi, commentando l’ennesimo incidente mortale, avvenuto questa stamattina in un cantiere di Savona, tragedia che porta a 16 il numero delle vittime nel settore delle costruzioni dall’inizio dell'anno “quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2020” prosegue Genovesi, riportando i numeri del monitoraggio Fillea.

Per combattere gli infortuni sul lavoro “occorrono poche ma chiare scelte: generalizzare il Durc per Congruità, previsto dalla legge 120/2020 e su cui attendiamo ancora il decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro; introdurre la patente a punti premiando le imprese che investono in sicurezza e penalizzando chi risparmia sulla pelle dei lavoratori; introdurre, sulla falsariga dell’omicidio stradale, il reato di omicidio sul lavoro, perché alla fine nessuno paga tranne le famiglie dei lavoratori morti o infortunati; rafforzare i servizi ispettivi assumendo migliaia di ispettori dopo decenni di blocco del turnover e di tagli.”

E occorre fare presto, spiega Genovesi “perché ogni giorno in più che passa, tra accelerazione di cantieri pubblici ed effetti del super bonus, rischiamo che la ripresa del Paese - a cui noi per primi teniamo e per cui siamo pronti a fare la nostra parte – si tinga di rosso.”