Azioni e dichiarazioni attribuite alla Cgil con lo scopo di gettare fango sulle organizzazioni dei lavoratori. È quanto contenuto in un articolo del Sole 24 ore che parla di un incontro - immediatamente smentito - tra i rappresentanti delle sigle dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil con il magnate boliviano Germán Efremovich da tempo interessato ad acquisire Alitalia.

“Non abbiamo incontrato l’imprenditore sudamericano", afferma la Filt Cgil in un comunicato, precisando quanto riportato dall'articolo di Gianni Dagroni dal titolo «Alitalia è stata sbloccata ma la newco è in ritardo». A fare infuriare la federazione dei lavoratori dei trasporti della Cgil è stato il virgolettato attribuito genericamente a fonti sindacali in cui si fa un infelice riferimento alla dotazione pubblica di 3 miliardi di euro annunciata nelle scorse settimane da Palazzo Chigi: "Con 3 miliardi stiamo bene anche per 3 anni", scrive Dragoni.

Fabrizio Cuscito, responsabile del trasporto aereo della Cgil, raggiunto al telefono dalla redazione di Collettiva, ha precisato: "Dal nostro punto di vista stiamo parlando di risorse messe in campo dallo Stato, quindi dai contribuenti. Siamo convinti che questa debba essere un'occasione per mettere in piedi un'azienda che produca utili - non che bruci soldi - che è esattamente l'opposto di quanto contenuto nella frase che il giornalista ci ha attribuito. Siamo convinti – prosegue Cuscito – che si debba costituire un modello per cui Alitalia possa vendere biglietti, portare i turisti stranieri nel nostro Paese, garantire la mobilità e di conseguenza i posti di lavoro. Non pesare sulle spalle dello Stato portando solo negatività".

Chi è Germán Efremovich. 70 anni, 3 passaporti: brasiliano, colombiano e polacco e un patrimonio stimato di un miliardo di dollari. Il magnate si era proposto come quarto socio nella cordata di Fs-Mef-Delta Airlines che avrebbe dovuto rilanciare Alitalia ma i requisiti economico-finanziari presentati dall'imprenditore sudamericano non sono stati considerati sufficienti. Negli ultimi 15 anni Efromovich ha avuto un ruolo importante nel rilancio della piccola compagnia aerea Avianca, divenuto uno delle maggiori gruppi finanziari dell'America Latina. Ma alla fine del 2018 Avianca Brasil ha dichiarato bancarotta, cessando di operare nel giugno dell'anno successivo, mentre Avianca Argentina ha ottenuto, sempre un anno fa, 90 giorni di sospensione delle attività. L'imprenditore nel 2017 è stato coinvolto nello scandalo dei Panama papers dai quali è emerso come Avianca Holdings, controllata da Efromovich e Synergy Group, fosse collegata a un conglomerato offshore con più di 20 aziende situate in paradisi fiscali come Bermuda, Panama e Cipro.

“Prima di attribuire dichiarazioni - precisa la Filt Cgil nel suo comunicato - andrebbero sempre verificate con i diretti interessati”.