Garantita la piena occupazione. Non accade spesso che un cambio appalto abbia un lieto fine. È accaduto a Bologna, ai lavoratori dell’appalto del Museo di Automobili di Lamborghini, grazie all’azione congiunta di Fiom e Filcams Cgil. Nell’assemblea congiunta del 29 giugno, indetta dalle due categorie sindacali, i lavoratori hanno approvato i contenuti e le condizioni contrattuali del cambio di gestione, partito il primo luglio. Da quella data Randstad Services è subentrata a Iss. A causa dell’emergenza sanitaria e della momentanea chiusura del museo, che riaprirà dal 10 luglio con un servizio ridotto, la trattativa era partita in salita ed è proseguita con una appalto in scadenza e un ammortizzatore sociale avviato per via della chiusura imposta dall’emergenza, che proseguirà anche nei prossimi mesi per l'impossibilità di prevedere una riapertura a pieno regime, in quanto i tour in fabbrica saranno ancora momentaneamente sospesi.

Nonostante la situazione complicata, è stata concordata la garanzia della piena occupazione, prevedendo l'assunzione di tutti gli addetti, senza soluzione di continuità e con il mantenimento dell'anzianità maturata nel precedente appalto. Tra le condizioni più importanti, i sindacati hanno ottenuto una modifica sostanziale dell'applicazione contrattuale: dal primo luglio viene applicato il contratto nazionale di Federmeccanica, anziché quello delle multiservizi, precedentemente in vigore. Migliorando così le condizioni dei lavoratori dal punto di vista salariale, normativo e dell’inquadramento professionale.

Chi la dura la vince, dopo un percorso lungo due anni, portato avanti insieme dalla federazione del dei servizi e da quella dei metalmeccanici. Tra i temi dell'accordo, che accompagna il cambio di appalto, c'è il mantenimento della rappresentanza sindacale e del mandato ricevuto in base al testo unico di Cgil, Cisl, Uil e Federmeccanica in materia.