Una fotopetizione lanciata dall’Udu (l’Unione degli universitari) per aiutare studentesse e studenti italiani rimasti all’estero a seguito della pandemia a tornare in Italia. I problemi sono tanti: difficoltà di comunicazione e comprensione con le ambasciate, misure sanitarie insufficienti, assenza di certezze.

Pesano soprattutto i costi esorbitanti dei voli per rientrare in Italia. In questa fase tornare dall’Egitto, la Turchia, il Portogallo o la Francia, solo per fare qualche esempio, non costa poco. La soluzione ci sarebbe: "L’Italia deve attivare il meccanismo europeo di protezione civile, che prevede sino al 75% del rimborso del costo del volo - spiega Matteo Vespa, responsabile esteri dell'Unione degli Universitari - ma ha deciso di non usarlo perché dovrebbe anticipare i soldi dei voli e perché non si potrebbe usare per i voli commerciali il cui costo è a discrezione delle compagnie; questo benché trentamila tedeschi siano stati rimpatriati utilizzando tale Meccanismo".

Per questo motivo l’Udu ha lanciato la fotopetizione: “Nessuna famiglia dovrebbe essere messa nelle condizioni di dover scegliere fra la stabilità economica e il rivedere i propri figli. Chiediamo che il ministero degli Esteri attivi il meccanismo europeo di Protezione Civile e lo utilizzi per rimpatriare i nostri connazionali ancora bloccati all’estero. Il rimpatrio è un diritto", spiega Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari.