L'incontro odierno con la ministra dell'Istruzione non ha dato ancora le risposte attese, ma può consentire la ripresa di un confronto che ora però, per essere realmente produttivo, deve svilupparsi a tutto campo”. Lo affermano i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams in una nota unitaria. Negli interventi di questa mattina sono state poste tante questioni, a partire dalla richiesta di differire i termini per la presentazione delle domande di mobilità del personale della scuola, alla luce delle grandi difficoltà di movimento degli interessati e le situazioni difficili nelle aree più direttamente toccate dall’epidemia.

Ma poi ci sono altre problematiche che i sindacati hanno posto in evidenza: organici, assunzioni in ruolo, concorsi, abilitazioni, stabilizzazione precari, e per la mobilità utilizzo della delega, domanda con riserva dei docenti in TFA, quota 100, superamento blocco quinquennale, LSU, e in generale i contenuti di un provvedimento ad hoc sulla scuola che appare assolutamente indispensabile. “Sarà questo per tutti il vero e impegnativo banco di prova – scrivono i sindacati -, anche alla luce delle notizie che annunciano il varo di imminenti misure per la scuola. La proposta della Ministra di apertura di tavoli tecnici, ferma restando la nostra disponibilità su un metodo di lavoro positivamente seguito anche in passato, non è infatti di per sé sufficiente, in questa fase di emergenza, per rispondere efficacemente alle tante esigenze del momento”.

Quello che occorre, concludono, è un confronto costante e a tutto campo al massimo livello politico perché possa essere opportunamente valorizzato il lavoro ai tavoli tecnici su temi che per loro natura richiamano decisioni di livello politico.