Un piano straordinario di occupazione nella pubblica amministrazione, che si liberi dei vincoli sulle assunzioni. Affrontare il tema dei precari, a partire dalla proroga di tutte le graduatorie. Maggiori risorse per il rinnovo dei contratti, sterzata sul nuovo sistema di classificazione e liberare la contrattazione decentrata. Sono in estrema sintesi i tre punti posti dalla Cgil, dal segretario confederale Tania Scacchetti e dal segretario generale della Fp Cgil Serena Sorrentino, oggi (martedì 15 ottobre) al tavolo con il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, posti “per creare una pubblica amministrazione che dia risposte a lavoratori e cittadini”.

“Nessun impegno specifico da parte del ministro Dadone, che ha mostrato però la volontà politica di praticare il confronto con i sindacati”, precisa la Cgil entrando nel dettaglio dei punti posti oggi al tavolo. Sul tema occupazione, hanno sostenuto Scacchetti e Sorrentino, "bisogna togliere i vincoli sulle assunzioni per le funzioni centrali, per gli enti locali e per la sanità, facendo partire al più presto un piano straordinario per l’occupazione nel lavoro pubblico”. Quanto ai precari, invece, è urgente "arrivare alla proroga di tutte le graduatorie, così come bisogna prorogare i termini del piano straordinario di stabilizzazione varato dalla ex ministra Madia. Ci sono poi questioni emergenziali su cui intervenire, in particolare al Sud”.

Sul tema del rinnovo dei contratti pubblici relativo al triennio 2019/2021, per la Cgil “servirebbero adeguate risorse: c’è bisogno di maggiori investimenti complessivi, alla voce salari e innovazione. Insieme a questo bisogna procedere a passo svelto sul nuovo sistema di classificazione del personale, così come sulla contrattazione decentrata bisogna intervenire con urgenza sul vincolo, da far saltare, del 50 per cento sulle progressioni economiche orizzontali e va alzato il tetto del 20 per cento delle progressioni verticali”.