A proposito degli incendi di questi giorni e della ricerca dei colpevoli, Cgil Palermo e Flai Cgil Palermo  chiedono al governo regionale “più atti concreti e meno propaganda”. “Se il presidente della Regione Nello Musumeci è informato o è a conoscenza di notizie o di fatti certi, si rechi alla Procura della Repubblica per assicurare alle forze dell'ordine i veri colpevoli - dichiarano i segretari  generali di Cgil Palermo e  Flai Cgil Palermo, Enzo Campo e Dario Fazzese -. Riteniamo incomprensibili le dichiarazioni del presidente  proposito degli incendi  e degli ennesimi disastri ambientali di questi giorni, avvenuti probabilmente ad opera di criminali, con ettari di bosco bruciati nel palermitano e in altre zone della Sicilia.   Chiediamo  al presidente della Regione di chiedere scusa ai lavoratori forestali, ingiustamente additati come colpevoli  mentre ogni giorno questi lavoratori mettono a repentaglio la propria vita nel contrasto degli incendi e spesso operano con pochi e obsoleti strumenti”. 

“Ci saremmo aspettati – proseguono i due segretari - da parte del presidente della Regione  non certo un attacco nei confronti di chi rappresenta solo la fase terminale del processo legato alla gestione dei boschi e dell’antincendio. Il presidente avrebbe dovuto concentrare l'attenzione sulle gravi responsabilità del suo governo, assumendosi il peso dell'incapacità a  gestire un settore così complesso come quello della cura e della salvaguardia del  patrimonio boschivo. Questo è un settore  abbandonato, ancora in attesa di una riforma che dia maggiori e più efficaci strumenti per il contrasto agli incendi e per la tutela del territorio”. 

“Attendiamo  notizie certe da parte delle forze dell'ordine, perché si faccia chiarezza sui veri autori degli incendi. “Basta lanciare accuse pesanti sui lavoratori forestali, esponendoli alla mortificazione mediatica e fomentando odio nei loro confronti. Chiediamo al presidente  Musumeci  – proseguono i segretari di Cgil Palermo e Flai Cgil Palermo  -  un tavolo per una programmazione ad ampio raggio  per una seria prevenzione degli incendi che spesso non vengono appiccati da terreni demaniali, dove operano i lavoratori forestali tanto denigrati, bensì da terreni privati in stato di abbandono sui quali i lavoratori non possono intervenire. Il presidente ci convochi con urgenza per parlare della riorganizzazione del settore”. 

Più volte la Flai e la Cgil Palermo hanno lanciato gridi d'allarme, rimasti inascoltati, sulle cose da fare e su ciò che manca per un’efficace azione di protezione dei boschi. “Ricordiamo al presidente le condizioni in cui vivono e lavorano gli operai forestali, spesso lasciati  al minimo delle dotazioni. Basta con lo sterile populismo: il presidente rispetti il lavoro degli operai forestali  regionali e con perizia garantisca le risorse necessarie per assicurare una prevenzione continua e puntuale. Ci aspettiamo da parte del  governo siciliano le scuse ai lavoratori che ogni giorno svolgono il loro lavoro con senso di responsabilità e abnegazione, competenza e  dignità. Lasciamo che le indagini vengano svolte dagli organi competenti. Se dovesse risultare che anche un solo forestale fosse responsabile di questi vili atti, saremmo i primi a condannare l'autore e a espellerlo qualora risultasse un nostro iscritto”.