“I lavoratori del fisco sono al servizio dello Stato e meritano rispetto. Siamo basiti dal nuovo incredibile attacco del ministro Salvini al personale dell’Agenzia delle Entrate che, frasi del ministro, ‘porterebbe a casa lo stipendio sulla pelle degli altri’, con riferimento al salario di produttività”. Queste le considerazioni di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp in merito alle affermazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, nel corso di un comizio elettorale in Umbria.

Il titolare del Viminale, proseguono i sindacati, “faceva riferimento al salario di produttività, finalmente sbloccato grazie allo straordinario sciopero dello scorso 2 aprile. Evidentemente, i tentativi di colpire la lotta all’evasione, di depotenziare la macchina fiscale e di ridurre il potere di acquisto di decine di migliaia di lavoratori del fisco non sono finiti”.

Tali affermazioni, aggiungono, “risultano ancor più gravi se si considera che provengono da un esponente politico con incarichi di governo, in un paese in cui ci sono 180 miliardi di evasione all’anno. I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, che svolgono con impegno e professionalità una missione strategica per gli interessi del Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico, meritano rispetto e non attacchi meschini e ingiustificati”, concludono.