"I democratici del Sannio non salutano il ministro Salvini. Per le organizzazioni e i cittadini democratici Salvini non è il benvenuto nella nostra provincia". A dirlo è la Cgil di Benevento, commentando la visita del leader della Lega Nord prevista per oggi (lunedì 6 maggio) a Pietrelcina. "Salvini è cresciuto politicamente nel brodo dell'egoistica secessione del settentrione contro il Mezzogiorno d'Italia", afferma il sindacato: "Ora, furbescamente, ha capito (o gli è stato detto) che è più conveniente, nell'intercettazione di voti e consenso, spostare l'impegno del dividere e separare in altri campi, pur non abbandonando del tutto le vecchie idee: vedi l'autonomia differenziata che vuole attuare e che di fatto dividerebbe il Paese".

"Allora addosso agli immigrati e ai rom che sostituiscono i terroni", prosegue la Cgil: "Alle organizzazioni non governative accusate di essere complici dei trafficanti di persone nel Mediterraneo; al pensiero diverso dal suo; alla magistratura, che, quando lo indaga, è attaccata, è accusata di essere di sinistra, di fatto delegittimata da lui che è membro del governo; agli insegnanti che, nello svolgimento della loro azione educativa improntata alla democrazia e al rispetto della Costituzione vengono accusati di essere di parte e, quindi, di sinistra e che, così come è anche intimato ai giudici, se vogliono continuare a trasmettere quei valori, debbono candidarsi e farsi eleggere".

Salvini, spiega la Cgil, per avere la meglio "cavalca le varie tigri, sfrutta le difficoltà e le insicurezze dovute ai dieci anni di crisi economica, divide il mondo in buoni e cattivi, si autoproclama difensore del popolo, crea nemici e contrapposizioni anche lì dove non ci sono. Le leggi che ha voluto e vuole Salvini rasentano l'incostituzionalità, aumentano l'insicurezza, minano la pacifica convivenza civile". Il ministro dell'Interno "chiude i porti ai diseredati del mondo e lascia aperte le sedi delle formazioni fasciste che hanno rialzato la testa percependo benevola simpatia e tolleranza, equidistanza, disinteresse e banalizzazione - se non peggio - sui temi dell'antifascismo, che, di fatto, incoraggiano la recrudescenza fascista e il revisionismo storico, il negazionismo, il riduzionismo". Un ministro della Repubblica italiana, conclude la Cgil di Benevento, che "ridicolizza il 25 aprile, anniversario della Liberazione dell'Italia dai nazifascisti, declassandolo a un derby tra opposte fazioni. Matteo Salvini sta inquinando la vita democratica del Paese; molto grave per il ministro dell'interno che la democrazia dovrebbe difenderla. Domani raggiunge il Sannio per un ennesimo spot elettorale. Per noi non è il benvenuto nella nostra provincia".