Il porto di Piombino ha bisogno di un nuovo commissario straordinario, perché da 11 mesi è scaduto il precedente, ma non è stato rinnovato. Un ritardo che genera secondo i sindacati dei metalmeccanici, Fim, Fiom e Uilm di Livorno, un grave danno a tutta l'area industriale, peraltro riconosciuta come area di crisi industriale complessa. Per questo le tre sigle delle tute blu hanno scritto direttamente al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando l'importanza di questa "prevista dell'accordo di programma del 2013, la cui procedura di rinnovo è già stata espletata dal Mise".

"Adesso più che mai - si legge nella lettera indirizzata al premier - riteniamo necessaria la nomina della figura commissariale di cui facciamo cenno, il cui ruolo in questi anni ha consentito di realizzare in tempi contenuti una diga foranea, nuove banchine per 500mt, il dragaggio dei fondali a -20mt ed un'intera nuova darsena portuale da 300.000 mq, attirando l'interesse di nuovi investitori come Piombino industrie marittime, Nuovo Pignone Bhge, e Manta Logistics, in attesa che anche la nuova proprietà indiana delle acciaierie Aferpi presenti il proprio progetto logistico".

I sindacati affermano di "non comprendere il protrarsi di una simile difficoltà amministrativa che sta rallentando nuove gare pubbliche per il completamento delle infrastrutture. Il rinnovo del commissariamento è di fatto un atto dovuto, senza il quale non è possibile completare il programma di lavori conformi al piano regolatore portuale né consentire i nuovi insediamenti industriali previsti", concludono.