“In una società sempre più esposta alle intimidazioni, alla violenza e alle rivendicazioni delle formazioni di estrema destra, quando non dichiaratamente fasciste, la festa della Liberazione dovrà essere, quest’anno più che mai, momento e occasione per una celebrazione inclusiva e pacifica, aperta a tutti quelli che condividono i valori sui cui si fonda la nostra Costituzione, frutto prezioso della Resistenza”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale e Rieti e la Uil di Roma e del Lazio. 

“Rinnoviamo dunque l’appello affinché il 25 aprile veda uniti esclusivamente i medaglieri e i vessilli delle associazioni partigiane, combattentistiche, dei perseguitati dal fascismo, degli internati militari, dei deportati nei campi di sterminio nazisti, accompagnati da tutte le cittadine e i cittadini italiani che ne vogliono celebrare il profondo significato storico, di ricordo e monito. Ricordo di tutte quelle donne e tutti quegli uomini che hanno sacrificato la vita per consegnare ai propri figli un paese libero e democratico. Monito per non incorrere negli stessi errori di ieri e per guardarsi dalle insidie dei nuovi razzismi e dai serpeggianti e vergognosi revival di violenza xenofoba e fascista che attraversano quasi quotidianamente la Capitale”, termina il comunicato.