"La tragica vicenda di Torino ha visto una persona perdere la vita per mano di un assassino che doveva essere assicurato alla giustizia. Un efferato delitto che si sarebbe potuto evitare se gli uffici giudiziari avessero avuto personale a sufficienza per garantire l'esecuzione delle sentenze, chiarisce in modo drammatico in quale stato di degrado è stato ridotto il servizio alla giustizia''. A dirlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa sul delitto Murazzi, ribadendo ''il mantenimento dello stato di agitazione: la giustizia è già una emergenza nazionale''. Da questo punto di vista, proseguono, ''le dichiarazioni del presidente della Corte d'Appello appaiono purtroppo un segnale di resa".

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa chiedono al ministro "maggiore coraggio, riteniamo ci possano essere tutti gli strumenti per poter agire nell'immediato, prima che sia troppo tardi. Strumenti che derivano dall'accordo del 26 aprile 2017, che può ridisegnare la geografia organizzativa tramite la rimodulazione dei fabbisogni professionali dell'organico e la riqualificazione professionale di tutti i lavoratori. E che può rinforzare nei numeri i processi assunzionali immediati. Strumenti già finanziati e subito applicabili, che possono accompagnare le assunzioni dall'esterno di personale idoneo e formato che può da subito contribuire a evitare il disastro. Non bastano 7 mila assunzioni, occorre uno sforzo aggiuntivo, occorre un piano straordinario di riqualificazione del lavoro e di assunzioni''.