L'annuncio del commissario straordinario della Tecnis di sospendere i lavori dell'anello ferroviario a Palermo  lascia interdetti i sindacati degli edili.

“Noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale sul fermo del cantiere. Che il cantiere vada da mesi a rilento è un fatto certo ma dal commissario non abbiamo ricevuto nessun avviso di sospensione dei lavori – dichiarano i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Ignazio Baudo, Paolo D'Anca e Piero Ceraulo –. Il nostro auspicio è che avvenga al più presto la vendita del complesso aziendale, per fare ripartire la produttività e aumentare i livelli occupazionali. Interrompere il cantiere significa mettere Rfi in condizione di rescindere il contratto. E per noi va garantita la continuità produttiva. Il governo si prenda le sue responsabilità e intervenga per eliminare le problematicità che potrebbero portare alla sospensione del cantiere. Rimaniamo in attesa di comunicazione formali e siamo pronti a muoverci con una mobilitazione per portare avanti le nostre rimostranze. I ritardi della vendita non possono essere scaricati sui lavoratori con il fermo del cantiere. Per noi è inaccettabile”.