A Milano i neofascisti prendono di mira una scuola primaria che sperimenta un percorso contro gli stereotipi di genere. Esprimiamo vicinanza e sostegno alla preside, agli insegnanti e a tutti i lavoratori dell’istituto Riccardo Massa e chiediamo alle autorità che intervengano per individuare i responsabili e denunciarli". A dirlo è una nota della Flc Cgil Lombardia, commentando lo striscione appeso al cancello di una scuola elementare di Milano, con una scritta a grandi lettere: “Fuori il gender dalle scuole”. La provocazione è stata rivendicata da Forza Nuova, postando le foto dello striscione sulla sua pagina Facebook. "Una scelta non casuale: quella scuola primaria è stata scelta dal Comune di Milano per la sperimentazione del progetto Be.St - Beyond Stereotype, che ha come obiettivo quello di combattere gli stereotipi di genere. Nulla a che fare, insomma, con le presunte ‘teorie gender’, ma un progetto di educazione che coinvolge tutte le figure della scuola per contrastare gli stereotipi sessisti allo scopo di prevenire la violenza e i bullismi, favorendo le potenzialità e la valorizzazione delle differenze”. Così conclude il comunicato: "Sotto attacco è la scuola pubblica della Costituzione, con i suoi valori e principi e la libertà di insegnamento. E anche il  governo e il ministro dell’Istruzione tacciono".