L'intervista
Il commento
Niger, la Cgil condanna il golpe e auspica elezioni democratiche

Il sindacato interviene sulla necessità di riportare il rispetto dello stato di diritto nel Paese africano e scongiurare un nuovo conflitto
La Cgil condanna il colpo di stato militare che il 26 luglio 2023 ha rovesciato il governo democraticamente eletto di Mohamed Bazoum e auspica che venga immediatamente intrapresa la strada della diplomazia per riportare il rispetto dello stato di diritto, scongiurare un nuovo conflitto armato che arrecherebbe danni incalcolabili a una delle popolazioni fra le più povere al mondo. L’Africa e il mondo intero non possono permettersi un altro conflitto armato. È quanto si legge in una nota del sindacato di Corso d'Italia.
"In questo periodo di transizione - prosegue -, restiamo a fianco del popolo nigerino, comprendendone le richieste di democrazia, giustizia sociale e indipendenza dalle ingerenze esterne di matrice neocoloniale. Consideriamo inaccettabili i ricatti da parte di Paesi occidentali che vedono sussidi economici dipendere da processi di esternalizzazioni delle frontiere".
A tal proposito la Cgil ricorda la presenza del deposto primo ministro nigerino al Summit del cosiddetto “Rome process” organizzato dal Governo italiano il 23 luglio a Roma: "Tali politiche securitarie e di esternalizzazione delle frontiere hanno fomentato ulteriori disuguaglianze, povertà, lavoro forzato, minorile e le più gravi forme di sfruttamento.
La Cgil inoltre esprime una forte preoccupazione per gli slogan pro-russi ampiamente intesi nelle manifestazioni di questi giorni a Niamey. "La Russia si contraddistingue da anni per gravi violazioni dei diritti umani e sindacali e per aver aggredito con una guerra sanguinosa l’Ucraina - si legge nel documento -. Ribadiamo che la strada maestra è quella della diplomazia, auspicando che il governo transitorio crei le condizioni per elezioni governative democratiche il prima possibile.
Infine il sindacato "estende la sua piena solidarietà alle organizzazioni sindacali nigerine e in particolare all’Ustn (Union Syndicale des Travailleurs du Niger), con la quale (tramite la Ong Nexus) realizziamo progetti di cooperazione per garantire protezione e maggiori diritti alle popolazioni migranti, con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics). La Cgil esprime gratitudine e apprezzamento per l’assistenza in loco fornita dall’Ambasciata italiana a Niamey nel garantire una veloce messa in sicurezza di tutto lo staff locale di progetto e tutti i concittadini italiani nel Paese".