"Serve un'Europa che investa in ricerca, istruzione e formazione. Un'Europa che incentivi gli investimenti materiali e immateriali anche attraverso lo scomputo dal debito, cambi su temi nodali come il trattato di Dublino e sia coordinata a livello fiscale e sullo sviluppo". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini nell'incontro di oggi (11 settembre) a Bruxelles tra una delegazione della confederazione di corso d'Italia, di cui facevano parte anche Susanna Camusso, Gianna Fracassi ed Emilio Miceli, e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Landini ha quindi sottolineato: "L'Europa non può essere solo una sommatoria di Paesi, ma deve essere uno spazio di democrazia, di benessere, di giustizia, accoglienza e integrazione. La Cgil vuole contribuire a cambiare le politiche economiche e sociali della Ue e a cambiare la percezione che i cittadini oggi hanno dell'Europa".

"Ci auguriamo e chiediamo che questo governo ricostruisca un rapporto strutturale con le parti sociali, sindacali e non solo, perché prima di prendere decisioni ci sia un confronto e una discussione", ha detto il leader della Cgil prima dell'incontro conversando con l'Ansa. "Noi – ha aggiunto – abbiamo avanzato e abbiamo delle idee di cambiamento vero: penso alla questione del fisco, alla questione di un piano straordinario per gli investimenti, alla questione del rinnovo dei contratti, alla questione della riforma delle pensioni".