Aumentano le distanze tra ricchi e poveri nel mondo. E la crisi finanziaria in atto sarà pagata soprattutto dalle centinaia di milioni di persone già in difficoltà, che non hanno potuto approfittare dei benefici della crescita economica degli anni ‘90. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), secondo cui le disparità di reddito si sono amplificate in modo preoccupante negli ultimi quindici anni e, a causa dell’attuale congiuntura economica, aumenteranno ancora se non verranno subito adottate riforme strutturali di lungo termine.

“Il divario tra famiglie più ricche e famiglie più povere – sottolinea Raymond Torres, direttore dell’Istituto di ricerca dell'Ilo e curatore del dossier – è aumentato fin dagli anni ’90. Ciò è dovuto all’impatto della globalizzazione, nonché all’indebolimento del ruolo delle politiche nazionali a sostegno del reddito delle categorie a reddito medio e medio-basso”. Se un certo grado di disparità può essere utile per innovare, spiega Torres, “differenze troppo importanti sono controproducenti e portano danno alle economie”. Secondo il rapporto, che analizza i salari e la crescita in oltre 70 paesi industrializzati o in via di sviluppo, confrontando il dato con i precedenti periodi di espansione economica la parte dei benefici della crescita destinata ai lavoratori in questo caso è diminuita.

I dati. Tra il 1990 e il 2005 il calo più importante dei salari rispetto al pil si è registrato in America Latina e nei Caraibi (-13 per cento). Seguono Asia e Pacifico (-10) e le economie industrializzate (-9). In generale, circa due terzi dei paesi ha registrato un incremento nella disparità di reddito. Durante lo stesso periodo, la disparità tra il 10 per cento dei dipendenti più pagati e il 10 per cento di quelli meno pagati è aumentata in sette paesi su dieci tra quelli presi in considerazione dalla ricerca. Anche le distanze tra alti dirigenti e impiegati medi aumentano sempre più rapidamente. Ad esempio, negli Stati Uniti nel 2007, il reddito dei manager delle 15 più importanti imprese era 520 volte superiore a quello degli impiegati medi. Nel 2003, la differenza era di 360 volte. La stessa tendenza è stata registrata in Australia, Germania, a Hong Kong (Cina), nei Paesi Bassi e in Sudafrica, anche se il livello di remunerazione dei dirigenti è inferiore.

Prevedendo un aumento continuo della disparità di reddito, l'Ilo avverte che un’eccessiva differenza potrebbe essere associata a più alti tassi di criminalità, diminuzione della speranza di vita e, nel caso di paesi poveri, malnutrizione e maggiore probabilità per i minori di essere sottratti alla scuola per essere messi a lavorare. Da qui un appello per un’azione di lungo termine verso un maggiore equilibrio dell’economia mondiale. In particolare, conclude lo studio, “la promozione dell’agenda del ‘Lavoro dignitoso’ dell’Ilo potrebbe condurre ad armonizzare le politiche economiche e sociali con quelle del lavoro, per favorire l’occupazione e migliorare i redditi e la loro distribuzione”.