Sure è un fondo di natura temporanea che fornisce assistenza finanziaria sotto forma di prestiti agli Stati membri. Il suo obiettivo è proteggere il lavoro. Si tratta pertanto di un fondo immaginato per contrastare la disoccupazione e sostenere i costi della cassa integrazione. Le risorse verranno concesse a condizioni agevolate ai Paesi europei (attualmente 15) che si trovano a fronteggiare notevoli spese pubbliche a tutela dei livelli occupazionali. Il fondo entrerà in funzione una volta ottenuto il via libera del Consiglio Europeo e resterà operativo fino al 31 dicembre 2022. Potrà essere esteso di sei mesi in sei mesi per un massimo di due volte.

Mes acronimo di Meccanismo europeo di stabilità. Venne introdotto attraverso delle modifiche al Trattato di Lisbona, ratificate dal Consiglio Ue nel marzo del 2011. Entrato in vigore nel 2012, con l'esplodere della pandemia ha visto l'apertura di una nuova linea di credito denominata Pandemic Crisis Support. Si tratta di un prestito da circa 36 miliardi di euro con un tasso di interesse vicino allo 0 (0,35% il primo anno e 0,15% per gli anni seguenti), una durata massima di dieci anni e una disponibilità quasi immediata. I fondi vanno destinati, in questo caso, a spese “dirette e indirette di salute pubblica, cura e prevenzione legate alla crisi Covid-19”.

Bei è il rafforzamento delle linee di credito garantite dalla Banca europea di investimenti per le imprese, attraverso la creazione di un nuovo fondo di garanzia da 25 miliardi di euro. Quest'ultimo permetterà alla Banca, grazie al ricorso al Fei (Fondo per gli investimenti strategici), di rafforzare le misure a supporto delle imprese europee, con particolare riferimento a quelle piccole e medie che si trovano in maggiore difficoltà.

Recovery Fund (o Next Generation Eu): dopo trattative serrate e un aspro confronto tra Paesi cosiddetti frugali e paesi mediterranei è stato raggiunto l'accordo per questo fondo il cui ammontare è di 750 miliardi di euro. Ridotti i sussidi a fondo perduto a 390 miliardi di euro, i prestiti salgono a 360. Vengono mantenuti gli ‘sconti’ per alcuni paesi sulla base del loro Pil. I soldi saranno recuperati attraverso l'emissione di debito garantito dall’Unione europea e arriveranno nel primo trimestre del 2021. Obiettivo del fondo proteggere e rilanciare l*economia degli Stati membri.