Lo avevano annunciato e promesso. Questa volta pare lo stiano facendo davvero. I membri del Consiglio europeo si troveranno davanti le proposte della Commissione per sostenere i paesi della Ue di fronte alla crisi economica provocata dal coronavirus. E i commissari hanno deciso di mantenere gli impegni, proponendo per il solo strumento del Sure quasi 81 miliardi e mezzo di euro, 27 dei quali destinati all’Italia.

Il Sure è il fondo europeo contro la disoccupazione destinato a rafforzare meccanismi come la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali. Insieme a Mes, Bei  e Recovery Fund è uno dei canali attraverso i quali l’Unione europea intende traghettare gli Stati membri oltre il pericolo di una nuova recessione.

L’Italia aveva chiesto di accedere alle risorse del Sure a inizio agosto. Nella missiva ufficiale dei ministri dell’Economia Gualtieri  e del Lavoro Catalfo venivano richiesti 28 miliardi e mezzo. Una cifra che si discosta di poco da quella assegnata dalla Commissione. Altri beneficiari - una volta che le proposte saranno approvate dal Consiglio - saranno 14 Stati membri tra cui la Spagna (21,3 miliardi) e il Belgio (7,8)

"Una buona notizia. - commenta la segretaria nazionale della Cgil Tania Scacchetti - Il Sure è uno strumento che da sempre abbiamo apprezzato che avvia un interessante principio di mutualizzazione delle risorse comunitarie e che si muove verso il fondamentale obiettivo del sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi, in particolare di quelle fasce non coperte da ammortizzatori o tutele. Si tratta di risorse importanti per il nostro paese che ha destinato molte misure, anche con l’ultimo decreto agosto, alla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici con l’allungamento di alcune indennità, della Naspi e della Dis coll e delle settimane di 'cassa Covid'. Ora sarà importante proseguire con gli ammortizzatori e le tutele, recuperando i lavoratori che ancora ne sono esclusi al fine di affrontare l’auspicabile fase di crescita e di ripresa tutelando il più possibile l’occupazione e il reddito delle persone".