Si moltiplicano le morti in mare di coloro che, migranti, tentano di arrivare in Europa approdando in Italia attraverso pericolosi viaggi nel Mediterraneo, senza contare chi arriva a piedi sin dall'Afghanistan attraverso le rotte terresti. Ebbene, la sola risposta che il governo italiano riesce a dare a queste persone è la dichiarazione dello stato d'emergenza e l'inasprimento delle norme per i respingimenti e per il riconoscimento della protezione speciale.  Così è accaduto anche con l'ultimo provvedimento varato sul tema migranti che, inoltre, ha confermato la via della criminalizzazione delle organizzazioni non governative che operano soccorso in mare. Tra queste Sea Watch, la cui portavoce Giorgia Alinardi denuncia politiche emergenziali che non tengono in alcun conto delle vite umane.  

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