"Alt Caporalato!". È questo il nome della task force voluta dall’Ispettorato nel Lavoro, che ha sanzionato diverse aziende agricole del territorio pontino, con la sospensione di cinque di queste per gravi irregolarità. “Un’azione ispettiva che va nella direzione da noi auspicata, visto il pericoloso aumento di episodi di sfruttamento e incidenti nel settore agricolo che hanno portato anche alla recente morte di un lavoratore di origine del Panjab". Lo dicono, in una nota, Roberto Iovino, segretario della Cgil di Roma e del Lazio e Giuseppe Cappucci, segretario generale della Flai Cgil laziale.

Lunedì 18 settembre si terrà uno sciopero del comparto agricolo nella provincia di Latina, convocato congiuntamente da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per rivendicare un’agricoltura di qualità, lavoro regolare e sviluppo nella legalità. Lo sciopero, indetto insieme a una manifestazione che si svolgerà a Latina, alle ore 10, in Piazza della Libertà, è per i sindacati “un’altra tappa di un impegno che in questi anni non è mai venuto meno per affermare giustizia e legalità contro ogni forma di sfruttamento”.

Per questo, i sindacati lanciano un appello a tutte le istituzioni competenti, alle associazioni datoriali, alle forze associative e civiche "di manifestare piena solidarietà e sostegno ai lavoratori e alla lavoratrici che saranno in piazza lunedì prossimo e che si asterranno dal lavoro per chiedere una piena applicazione dei contratti e delle legge contro il caporalato”.

Il percorso del sindacato è stato costruito in sinergia con la comunità Sikh che sarà in piazza nel rispetto delle norme anti Covid, per chiedere la riattivazione della task force prefettizia sulla legalità e la piena operatività della cabina di regia territoriale della rete del lavoro agricolo di qualità prevista dalla legge contro il , per favorire un incrocio trasparente tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura. “Continueremo a lottare fino a quando non arriveranno le risposte necessarie – concludono Flai e Cgil - , perché siamo convinti che la legalità sia un presupposto imprescindibile per uno sviluppo di qualità".