La cronaca quotidiana ce lo racconta, Cosa Nostra, 'Nadragheta e Camorra hanno già cominciato ad operare per accaparrarsi quote dei miliardi stanziati, in Italia e in Europa, per affrontare la crisi economica conseguenza di quella sanitaria. Famiglie ridotte in povertà, lavoratori senza più occupazione, piccoli imprenditori  senza più lavoro sono facili preda della criminalità. Alle istituzioni il compito di contrastarla.   Invece  i promotori del Patto  #Giustatalia  affermano: “Registriamo purtroppo uno scarto profondo fra ciò che la situazione del paese ci racconta e le decisioni che il Governo si appresta ad assumere per affrontare l'emergenza sanitaria ed economica. Tra tatticismi, interessi e compromessi ancora una volta la priorità del contrasto e della prevenzione contro le mafie, la corruzione e più in generale contro l'illegalità sembra sfuggire alla politica. Speriamo vivamente che il Consiglio dei Ministri trovi la forza e la compattezza per dare risposte concrete alle diseguaglianze, alle crescenti povertà con il finanziamento adeguato del Reddito di Cittadinanza e del Reddito di Emergenza, dell'emergenza abitativa per oltre 2 milioni di famiglie, ai Comuni per continuare a fornire i servizi essenziali ai cittadini e garantire la coesione sociale, ai lavoratori a partire dalla regolarizzazione degli immigrati per eliminare il ricatto del malaffare, alle imprese sane senza smarrire il bisogno di ancorare gli aiuti al controllo di legalità. Le mafie sono presenti e sempre in agguato come dimostrano i recenti blitz delle forze dell'ordine e della magistratura in tutta Italia. Nei nostri 18 punti consegnati al Governo e al Parlamento sono indicati i rimedi. Vigileremo perché i provvedimenti che stanno per essere varati ne tengano di conto.”  E Libera con Avviso Pubblico, Legambiente, Arci, Rete dei Numeri Pari, Gruppo Abele, Rete della Conoscenza,Cgil, Cisl, Uil  Fuci, Centro Studi Pio La Torre, Cooperare con Libera Terra, Acsi, Us Acli, Fondazione Interesse Uomo punteranno, innanzittutto, la propria lente di ingrandimento sul Decreto Rilancio in queste ore all'attenzione del Consiglio dei Ministri.