È partito venerdì scorso, 24 marzo, da tutte le province lombarde, il Viaggio della Memoria, che ogni anno permette a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati e studenti - 550, quest'anno - di visitare il campo di sterminio di Mauthausen. Il viaggio è organizzato dal Comitato In Treno per la Memoria di cui fanno parte Cgil, Cisl, Uil Lombardia.

“Rinnoviamo il nostro impegno a mantenere viva la memoria”, sottolinea il Comitato. “Quest’anno ricorre l’anniversario degli scioperi del 1943 e vogliamo cominciare a lavorare per ricordare l'anno prossimo quelli del 1944 che significano la deportazione anche per lavoratori e lavoratrici della nostra regione. Da Mauthausen e dai suoi sottocampi, l'universo appare nella sua essenza un sistema in evoluzione in cui storie diverse di deportazione si intrecciano: quella di lavoratori, antifascisti, oppositori politici, ma anche ebrei, rom, omosessuali”.

Quest'anno il Comitato si è avvalso della collaborazione degli istituti storici lombardi affiliati all`Istituto nazionale Ferruccio Parri per la preparazione e la realizzazione del percorso formativo. Durante il corso dell’anno si è tenuto un ciclo di alta formazione per insegnanti, sindacalisti, delegati incaricati di seguire le scuole, dove sono intervenuti alcuni importanti storici (Ferdinando Sessi, Claudio Dellavalle, Filippo Focardi) e, grazie alla Fondazione Fossoli e alla sua direttrice Marzia Luppi, si è dialogato con il servizio pedagogico del memorial di Mauthausen nella persona di Teres Stockinger.

E anche quest’anno il viaggio della memoria ha una veste internazionale, perché partecipano le delegazioni dei sindacati internazionali affiliati alla Ces – Confederazione europea dei sindacati. I giovani della Ces si sono confrontati con gli studenti italiani nel corso di un convegno.

(Per capire cos'è e quanto è importante il viaggio della memoria potete vedere questo video prodotto dalla Cgil e pubblicato durante il XIX Congresso nazionale a Rimini. Cliccate QUI). 

Il confronto

Ieri, 25 marzo, si è svolto un incontro tra giovani delegati, studenti delle scuole lombarde e giovani sindacalisti europei.

(Un momento dell'incontro)

Fabio Ghelfi, Responsabile relazioni internazionali del sindacato lombardo, ha illustrato il lavoro fatto in questi anni con i sindacati europei che ha portato quest'anno a uno specifico seminario con i giovani della CES. L'Europa contemporanea è nata dalla Resistenza: il primo movimento transnazionale è stata proprio la Resistenza europea contro il fascismo e il nazismo.

Monica Ceremigna, dell'Area Politiche europee e internazionali della Cgil nazionale, ha presentato il manifesto per una rete antifascista europea e ha descritto il contesto, a partire dall'assalto fascista alla sede della Cgil, che ha portato alla nascita del progetto che ha già visto numerose attività formative con l'Istituto di formazione sindacale europeo (ETUI) I giovani dei sindacati europei hanno discusso come e con quali misure contrastare il diffondersi dell'estrema destra, del razzismo e della violenza sui diversi