La Corte d’appello di Firenze ha condannato il gruppo Sofidel per comportamento antisindacale in merito alla costituzione del Comitato aziendale europeo. Per Slc Cgil si tratta di “un atto di giustizia”. Il gruppo, che afferisce alla famiglia Lazzareschi e ha base a Lucca, è tra i maggiori produttori mondiali di carte igienico sanitarie, in virtù dei continui investimenti negli Stati Uniti oltre che in Europa, “motivo per il quale – spiega Gianluca Carrega, responsabile del settore industria Slc nazionale– il sindacato ha voluto la costituzione del Comitato aziendale europeo, previsto dal quadro regolatore per le multinazionali presenti almeno in tre Paesi dell’Unione. L’azienda, che ha stabilimenti in numerosissimi Stati europei, si è mostrata dapprima contraria e, in un secondo momento, disponibile, ma solamente con procedure che si basavano su proprie regole interpretative”. Sofidel imponeva infatti che gli incontri del Comitato si svolgessero solamente in videoconferenza, a causa dei costi troppo elevati della trasferta per le riunioni annuali, e senza traduttori, utilizzando solamente la lingua inglese.  Da qui la decisione da parte di Slc Cgil e di Fistel Cisl di ricorrere alle vie legali e la prima sentenza del Tribunale di Lucca a favore di Sofidel, con la condanna per i sindacati al pagamento delle spese processuali. “In secondo grado la sentenza è stata ribaltata – conclude Carrega – e ora, nonostante sembri un paradosso in tempi di distanziamento sociale, potremo finalmente avere un Cae che a breve preveda riunioni annuali del Comitato ristretto con la presenza fisica dei delegati”.