Arriva un accordo "avanzato e innovativo" per tutelare la salute dei lavori, garantendo la ripresa della produzione in sicurezza. Il protocollo è stato firmato alla Azimut Benetti di Avigliana (Torino), azienda produttrice di barche e yacht. Lo rendono noto i sindacati di categoria. L'intesa è stata siglata "per garantire la sicurezza ed una efficace protezione per tutte le maestranze e contemporaneamente la ripresa produttiva quello siglato dagli Rls-Rsu con l'azienda produttrice di barche e yacht Azimut Benetti, un sito industriale con oltre mille dipendenti del settore gomma-plastica. Si tratta di un importante protocollo che si sviluppa attraverso un piano di intervento che è determinato, nella sua ispirazione di fondo, dalla volontà di contrattare le modalità di lavoro, gli orari, la gestione della sicurezza e degli spazi all'interno della fabbrica, oltre che quella di garantire, ed estendere, i diritti sindacali, in una fase inedita per la contrattazione aziendale". Lo affermano Marco Falcinelli e Sonia Tosoni, rispettivamente segretario generale e segretario nazionale della Filctem Cgil. "Una presenza e rappresentanza sindacale – continuano i sindacalisti - che non rinuncia al proprio ruolo di contrattazione, ma ne adatta contenuti e modalità alla realtà concreta dell'emergenza Covid-19".

Nel dettaglio, l'intesa prevede l'informazione capillare e continua del personale; la specifica nella quale il piano di intervento è condiviso tra Rsu, Rls e azienda ed è in attuazione del protocollo governo-sindacati sulla sicurezza del 14 marzo e dell'aggiornamento del 24 aprile che verrà successivamente implementato; informazione per i lavoratori, sull'ingresso in azienda, attraverso un percorso con tenda triage, misurazione della temperatura corporea con rispetto della normativa sulla privacy, igienizzazione delle mani e consegna di mascherina chirurgica. Le modalità di accesso allo stabilimento sono oggetto di accordo e confronto continuo con la Rsu; specificazione dei Dpi da consegnare ai lavoratori in relazione alle attività da svolgere; gestione concordata con la Rsu degli spazi comuni (mensa, spogliatoi, zone adibite alle pause ecc.) modellata sulle superfici realmente esistenti e sulle relative densità, in modo tale da definire le capienze massime per ogni locale/area; modellazione dei turni e degli orari, al fine di ridurre al minimo i contatti tra le persone, nel rispetto del Ccnl, previo confronto e accordo con la Rsu.

L'accordo indica inoltre lo svolgimento delle attività sindacali nel rispetto delle norme di distanziamento e utilizzando i Dpi con la messa a disposizione della Rsu, da parte dell'azienda, di una piattaforma per conference call; svolgimento delle assemblee dei lavoratori garantendo il distanziamento sociale e le norme del protocollo condiviso, con la possibilità di articolarle su più ore nell'arco di ogni turno di lavoro e/o su più giorni, per consentire la partecipazione a tutti i lavoratori; l'incremento a 100 delle ore pro-capite di permesso a disposizione degli RlS, per garantire la necessaria agibilità nella fase di gestione dell'emergenza coronavirus.