"Ad oggi non c'è alcuna disposizione che costringa ad anticipare in Trentino la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi contenuta nel decreto Salva Italia". Lo afferma Roland Caramelle, segretario generale della Filcams Cgil del Trentino. 

"Il Comune di Trento e l'assessore al commercio Condini - osserva il sindacalista - estendendo le deroghe alle chiusure festive nel mese di gennaio si assumono quindi in toto la responsabilità di recepire nel capoluogo la deregulation del governo Monti senza neppur aprire un minimo confronto con le parti sociali e senza attendere un preciso pronunciamento da parte della magistratura sulle specifiche competenze in materia dell'Autonomia trentina".

Come Filcams Cgil del Trentino, conclude la nota, "crediamo che sia più che mai urgente che le parti sociali giungano a definire un accordo provinciale nell'ambito della contrattazione di secondo livello per limitare il danno procurato alle lavoratrici e ai lavoratori del settore da questa liberalizzazione. È quanto ribadiremo anche all'assessore provinciale all'Wconomia, Alessandro Olivi, giovedì prossimo quando in provincia incontrerà le organizzazioni sindacali del settore proprio sul tema delle aperture festive dei negozi in Trentino".