Dal 16 aprile scorso Poste Italiane ha attivato il nuovo piano di riorganizzazione del recapito che prevede la consegna della posta a giorni alterni anche nelle Marche. Nella regione, fa sapere la Slc Cgil Marche, la riorganizzazione ha preso il via dalla provincia di Ancona: da lunedì scorso sia Fabriano sia Jesi hanno introdotto la consegna della posta con la nuova organizzazione che vede un taglio di ben 22 zone nel primo centro e 24 nel secondo, con numerosi comuni compresi tra quelli a zone regolate. Osserva Gloria Baldoni, coordinatrice regionale Poste per Slc Cgil: “Si prevede un taglio del 40 per cento delle zone di recapito che sono 860 circa su tutto il territorio. Ancona, per esempio, è divisa in circa 80 zone di recapito, tra qualche giorno ne resterebbero circa 60. Con il nuovo sistema già si registrano i disagi relativi all’accumulo della posta che rimane giacente per il giorno successivo, mentre le raccomandate rischiano la consegna con giorni di ritardo”. L'Slc è molto preoccupato: “Non solo la qualità del servizio subirà un tracollo, ma ci saranno ricadute in termini di livelli occupazionali. Nessuno verrà licenziato, ma il servizio verrà ulteriormente ridotto con aumenti di carichi di lavoro e una riorganizzazione che non convince affatto e che tra i lavoratori sta incontrando molto sfavore soprattutto per gli orari proibitivi”.