Due gravi infortuni in meno di un giorno, uno grave e l’altro gravissimo. Il primo è avvenuto alla Goglio spa di Daverio, dove un lavoratore ha subito lo schiacciamento della mano tra i rulli di un macchinario, riportando lesioni severe e rischia ora di perdere un dito. Il secondo è accaduto a un dipendente della ditta Fratelli Sai di Luino, caduto da 7 metri di altezza per lo sfondamento della copertura del capannone sul quale stava effettuando alcuni controlli. Il lavoratore ha riportato molteplici traumi causati dal violento impatto con il suolo ed è ora in prognosi riservata all’Ospedale di Circolo di Varese.

“Le circostanze che hanno determinato gli infortuni, pur nella diversità delle situazioni e delle dinamiche, sono simili – 
osserva Salvatore Minardi, del dipartimento Salute e sicurezza della Cgil di Varese –: da un lato la sottovalutazione dei rischi e l’assenza di misure di prevenzione e protezione messe in opera dal datore di lavoro, dall’altro l’inadeguata percezione del rischio da parte dei lavoratori coinvolti”.

“Nel primo infortunio – prosegue il sindacalista –, la mancanza di protezione o di dispositivi di sicurezza sulla macchina sono probabilmente all’origine del fatto. Nel secondo, l’utilizzo di una semplice imbragatura e di un ancoraggio sicuro avrebbero impedito la caduta al suolo del lavoratore. In entrambi i casi emerge nei lavoratori una bassa consapevolezza del rischio connesso all’attività svolta, che avrebbe potuto essere attivata attraverso un’efficace formazione, peraltro obbligatoria”. “Infine – dice ancora – va rilevata la mancata vigilanza del datore di lavoro o dei suoi preposti su quello che stavano compiendo i lavoratori infortunati e su come lo stavano effettuando.

L’attenzione ai temi della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro non è mai sufficiente. Per questo non bisogna mai abbassare la guardia. Ma alcuni provvedimenti del governo vanno in direzione contraria, ricorda in conclusione Minardi.  La spending review e il decreto semplificazioni, infatti, potrebbero avere un impatto negativo sugli sforzi realizzati per contenere e ridurre gli infortuni sul lavoro.